IL PAESE DELLA BIODIVERSITA’
Il mio viaggio in Costa Rica inizia ad Agosto 2018, dopo averlo sognato tanto io e mio marito riusciamo ad organizzarci per 18 giorni di Fly & Drive. Il periodo non è il migliore per la costa caraibica, infatti nei giorni passati a Tortuguero ed a Sarapiqui prendiamo così tanta pioggia che finiamo per non avere più vestiti asciutti!! Nella zona centrale e pacifica invece il clima è diverso perché condizionato da un altro tipo di correnti, troviamo infatti bel tempo per gran parte del viaggio.
TORTUGUERO
Il nostro itinerario inizia e termina a San José, capitale del paese, in cui passiamo giusto il tempo per le coincidenze con i voli.
La prima tappa, una delle poche organizzate e non fatte in autonomia, è il Tortuguero National Park. Del tempo inclemente siamo stati ripagati con un evento unico, la deposizione delle uova delle tartarughe marine. L’escursione avviene di notte (nel nostro caso sempre sotto una pioggia torrenziale), i gruppi sono di massimo 10/12 persone, e la postazione per l’avvistamento viene sorteggiata. Le regole da rispettare sono rigidissime per evitare di interferire con la natura: niente luci, silenzio assoluto, niente foto e soprattutto non ci si avvicina alle tartarughe almeno che non ci venga detto! Illuminati solo dalla torcia del ranger, sotto la pioggia e con l’acqua fino alle ginocchia, camminiamo fino alla nostra postazione ed è qui che inizia lo “spettacolo”: sulla lunga spiaggia sabbiosa e con un mare sempre in tempesta centinaia di enormi tartarughe, quasi in trance, scavano buche profondissime in cui depongono le uova. Il ranger ci fa avvicinare ma la “Tartaruga Verde” è talmente presa dal suo dovere che non si accorge di noi. Inizia a deporre le uova e non appena ha finito le ricopre velocemente per poi correre a riposarsi nelle agitate acque del Mar dei Caraibi. Si allontana leggerissima, dopo la grande fatica, cullata dal mare. Nel frattempo sulla spiaggia le tartarughe continuano ad arrivare ed a ripartire per tutta la notte e questo spettacolo davvero impressionante si ripete ogni notte per circa due mesi (Luglio/Agosto).
ZONA NORD-OCCIDENTALE
Lasciamo il parco, noleggiamo l’auto e ci dedichiamo alla visita del paese tra foreste nebulose, vulcani e foreste pluviali. La cosa che più ci sorprende è la grande differenza di habitat a distanza di pochi chilometri, sembra quasi di essere in paesi diversi! Le nostre giornate trascorrono sui sentieri dei vari parchi nazionali e su ponti sospesi o su zip line che ci regalano punti di vista insoliti.
Ci fermiamo una notte a Sarapiqui per poi continuare verso il simbolo del Costa Rica, Arenal, dove abbiamo la fortuna di trovare il formichiere. Il nostro viaggio continua con le fumarole ed i fanghi di Rincon de la Vieja per poi salire verso la foresta nebulosa di Monteverde dove, oltre ad esplorare i sentieri in compagnia di velocissimi colibrì, facciamo un’escursione guidata notturna. E’ sempre impressionante vedere come la foresta si animi la notte, quasi più che di giorno. Tra un numero indefinito di insetti, minuscole rane, funghi fosforescenti e rettili troviamo i lentissimi bradibi tridattili (quelli sorridenti per intendersi…) ed il buffissimo armadillo.
LA COSTA & IL CORCOVADO
Lasciamo il Nord per percorrere la prima parte di costa fino a Manuel Antonio, l’unico parco da cui sono rimasta un po’ delusa. A mio parere è stato il meno interessante ed inoltre, dopo tanti giorni di armonia con poche persone e tanto silenzio, ci ritroviamo nel parco più visitato del Costa Rica!
Continuiamo percorrendo la seconda parte della costa per raggiungere uno dei parchi più selvaggi del paese, il Corcovado. Lasciamo l’auto a Sierpe e ci imbarchiamo verso il cuore della riserva dove trascorreremo tre delle più belle notti del viaggio. Le accomodations sono molto basic così come i servizi (nonostante i prezzi non proprio economici), ma Agosto è il periodo dell’ anno in cui le balene arrivano qui per riprodursi per cui navighiamo costantemente affiancati da questi bellissimi cetacei. Ne vediamo così tante che alla fine non ci facciamo quasi più caso, che spettacolo!! Le escursioni che organizziamo qui sono due (obbligatoriamente guidate): una all’isola del Caño, per nuotare nelle bellissime acque popolate da varie specie di pesci e tartarughe marine; l’altra via terra all’interno del parco tra sentieri selvaggi, are scarlatte, animali endemici ed una natura davvero incontaminata.
IL RIENTRO VERSO SAN JOSE’
Prima di rientrare a San José ci fermiamo per una notte a San Gerardo de Dota, questa tappa di passaggio ci consente di vedere il raro quetzal, l’uccello sacro dei maya.
Il Costa Rica è un luogo splendido ed è uno dei paesi con la maggior biodiversità al mondo. Si visita con facilità, si mangia bene, la popolazione è molto ospitale ed ha fatto passi da gigante in termini di ecologia ed ecoturismo. Chiaramente è un viaggio adatto a chi ama la natura, e con questo non mi riferisco a chi ama leoni o leopardi, quelli piacciono a tutti. Mi riferisco alla natura nella sua accezione più completa, fatta di ambienti unici, di insetti, uccelli, strani animali e di fiori e pianti talmente incredibili che si fatica a credere che siano vere! Una natura che ha il potere di riossigenare la testa ed il cuore, che si scopre solo standoci in contatto attraverso passeggiate o navigazioni sempre nel pieno rispetto di questo incredibile patrimonio naturale.